PIOGGIA IN BOTTIGLIA

pioggia in bottiglia

Rain bottle è un progetto ideato dallo studio di architetti giapponesi Nendo in occasione della Biennale di Design di Parigi. Il tema della mostra è parole, e si richiede ai progettisti di studiare il rapporto tra linguaggio e design.

pioggia in bottiglia
pioggia in bottiglia

La lingua giapponese ha dodici parole per dire “pioggia”, a seconda della sfumatura che questa prende dal contesto. Lo studio Nendo ha voluto mettere in scena contemporaneamente tutte le sfumature della parola “pioggia”, con dodici bottiglie contenenti ciascuna un diverso tipo di pioggia. Termini come  “Kirisame”, “Biu”, e “Kosame” si riferiscono a diversi gradi di pioggia sottile, mentre “Niwaka-ame” è un acquazzone improvviso.  “Mizore” è il nevischio, “Yudachi” è la pioggia di sera, “Kisame” sono le gocce che cadono dai rami di un albero e “Kaiu” è un insieme di pioggia, polvere e polline.

pioggia in bottiglia

pioggia in bottiglia

pioggia in bottiglia

Il progetto trasmette tutta la profondità della cultura giapponese e il suo rapporto con la natura. Un tema che ricorda la teoria di Sapir e Whorf, secondo cui il nostro modo di vedere il mondo è influenzato dalle parole che la nostra lingua (e quindi la nostra cultura) ci mette a disposizione per nominare le cose.

In Italia abbiamo solo una parola per dire “amore”. Peccato.